giovedì 7 novembre 2013

pronti per uscire?

Accadde quest'estate

Sei in ritardo.
Sei sempre in ritardo.
G ed S gareggiano per farti arrivare ancora più in ritardo.
Mi illumino con una soluzione che al momento mi pare un lampo di genio: dico a G (...perchè S non gode ancora di molta indipendenza): "dai dobbiamo uscire, ma puoi portare con te qualcosa".
Qualcosa?!?!?
...ho detto davvero "qualcosa"?!?!
...mi è scappato, non volevo. è tardi per ritrattare.
e sì che lavorando da 10 anni con i bambini qualcosa dovrei averla imparata...

Ecco G che torna con la sua personale interpretazione di qualcosa: due bambole, una per braccio, vestite di tre tovaglioli ciascuna (sciarpa,guanti e cappello sono indispensabili in ogni stagione); una fascia per cappelli; un sacchetto riempito con  3 cucchiai, un orsetto col cappuccio, due ciotoline di plastica, milioni di figurine e la scatola dei pennarelli; per completare l'equipaggiamento G indossa gli occhiali da sole.

bene, tutto questo equipaggiamento ha due possibilità,
1) venire smarrito e seminato un po' ovunque
2) venire trasportato da mamma-mulo-da-soma
 Io non ho voglia di affrontare questo qualcosa!!!
 In nessuna delle due versioni qui sopra
...sempre più in ritardo...

come'è finita?
Contrattai con G per decidere cosa portare, specificando che dicendo qualcosa intendevo una cosa piccola. Terminato questo match con la nanetta il ritardo era ormai vergognoso.

Da allora non ci casco più.

Ho cucito a G una borsetta gialla, di dimensioni modeste, che in caso di emergenza-trasporto entra perfettamente nella mia borsa.


Giulia può portare con se qualcosa solo se entra lì dentro!
La borsa è comoda e può portarla da sola.
Siamo comunque sempre in ritardo...ma meno cariche!!!

Le ho cucito anche degli astuccetti da trasporto per i colori, il suo preferito è quello dei pennarelli: perché tirare dentro e fuori i colori dalle loro taschine è già un gioco!








lunedì 4 novembre 2013

uffa che rabbia!


UFFA

Nella pancia di G da qualche tempo è venuta ad abitare la Rabbia.

G ha 3 anni, ha appena iniziato la scuola dell'infanzia e ha a che fare con una sorellina appena venuta al mondo
...ne ha di motivi per essere arrabbiata...

Qualche volta questa Rabbia dispettosa si maschera da capriccio, da pianto o da attaccamento-colloso.
Qualche volta questa Rabbia si fa piccolina e si nasconde dietro l'ombelico, sembra quasi non ci sia.
Qualche volta invece questa Rabbia molesta si gonfia, spinge da tutte le parti, vuole uscire, vuole scoppiare, urla, piange e fa male!!!

Ma c'è un rimedio
dolce dolce
come la carezza di una mamma
è un tocco buono
è una mano capace di raccogliere quella Rabbia

E' in quei momenti che la mano della mamma scava il pancino di G e con un pizzico di solletico riesce ad acchiappare quella Rabbia malandrina!
La stringe forte nel pugno non la lascia scappare!!
E poi G decide dove andare a buttarla!!!

Qualche volta finisce in spazzatura, a volte la schiacciamo sotto i piedi, ieri a colazione l'abbiamo chiusa nella zuccheriera (dovremo stare attente domani a zuccherare il té...) e quando proprio ci si vuol sbarazzare di lei le si fa fare un bel voletto fuori dalla finestra, a prendere aria sul balcone!!

Attenzione, qualche volta la Rabbia cerca di scappare da dove la si è cacciata...
...allora bisogna rincorrerla per tutta casa ridendo come matte e stando attente che non torni ad infilarsi nelle nostre orecchie!


sabato 2 novembre 2013

habemus ragno

Una promessa è una promessa!
E con i bambini non si scherza, ti inchiodano se non sei fedele alle promesse.



Questo semplicissimo lavoro nasce proprio da una promessa.
Quando abbiamo cominciato a decorare la cameretta di G per renderla più accogliente la mini-progettista aveva previsto fiori e farfalle, ma quando abbiamo finito e ci siamo sedute a guardare la nostra creazione (eccitazione pura per G!) la nanetta mi ha guardato dritta negli occhi e mi ha detto: “manca il ragno!”.

Il ragno?!?!?

Tutto quadra se penso che G è una fan di Itsy Bitsy Spider, canzoncina inglese dal motivetto accattivante-acchiappa-pensieri (quei motivetti che cantati una volta fanno eco nella vostra testa per tuuuuuutto il giorno)… a tre anni si risulta essere un tantino ossessivi…
E così dopo avermi ricordato più e più e più e più volte che mancava il ragno…habemus ragno!

Materiale principale: gomma eva e colla a caldo
Tempo di realizzazione: 5 minuti, forse 6…
Grado di soddisfazione della nanetta: immenso!




…e la tasca?   Beh...è un ragno con tutti gli optional!

mercoledì 30 ottobre 2013

ancora fiori di carta...

Abbiamo da poco battezzato S ed è stata una festa semplice, del genere “fatta in casa”, dove ognuno ha portato qualcosa da mangiare. Per accogliere al meglio torte e focacce portate da amici e parentado ho preparato dei fiori centrotavola fatti di carta (spudoratamente scoppiazzati dall’allestimento di una vetrina di cui ho consumato il vetro a furia di sbirciare…)
Ecco il risultato:


ed ora un veloce tutorial
FIORI DI CARTA CENTRO TAVOLA
MATERIALI
@ fogli colorati
@ forbici
@ nastro adesivo trasparente
@ pinzatrice
@ pazienza (è più lungo di quanto si pensi…)

Creare i triangoli tagliando a metà lungo la diagonale un quadrato. Ogni fiore ha bisogno di 5 triangoli


Piegare il triangolo seguendo l’immagine qui sotto (portare i vertici verso l’apice)


Piegare nuovamente a metà le due alette appena formate


Fino ad ottenere questa forma


Piegare gli angoli che avanzano oltre il contorno
per ottenere questa forma



unire le due estremità lasciando all’interno le due alette che poi andranno fissate con nastro adesivo o graffette.



Procedere così con 5 triangoli e poi unire tra di loro i coni ottenuti  con un po’ di nastro adesivo o delle graffette




Alla fine unire i coni anche sulle punte così che la struttura acquisti solidità



Unire poi 6 fiori con del nastro adesivo per ottenere il centro tavola!




Nella vetrina alcune composizioni erano unite due a due per formare delle sfere fiorite che pendevano dal soffitto…davvero d’effetto!