oppure un vero incubo.
Da quando S è entrata nella categoria camminatrice-arrampicatrice-scatenata quell'angolo del salotto così natalizio, così ricco di atmosfera è in realtà un piccolo concentrato di disastri a portata di mano.
Chiunque conviva con un cucciolo di 1 o 2 anni sa che è impossibile per un bambino rinunciare al richiamo distruttivo di campanelle, lucine e penzolini luccicanti.
Non è che ce l'ha con te.
E' che l'albero di Natale è davvero irresistibile.
E allora bisogna inventarsi uno stratagemma.
Rinunciare all'albero? Guai!
E chi lo spiega a G? E' da mesi che aspetta di decorarlo...
Ci vuole un diversivo e un po' di astuzia.
Capitolo primo: l'astuzia.
Il nostro albero è un abetino vero in vaso. Solido contro gli attacchi e soprattutto pesante abbastanza da non essere ribaltato.
Dato che S è affetta da "udito selettivo"
(l'udito selettivo è un udito che
seleziona accuratamente le parole da captare,
alcune parole vanno perse,
non è colpa di nessuno.
Tali parole appartengono soprattutto all'area della negazione:
ovvero il "no" si scontra contro una parete impenetrabile
e non raggiunge mai il timpano di chi è affetto da tale disturbo.
I primi sintomi si manifestano già in tenera età.
La ricerca ha fatto grandi passi avanti,
ma per ora si è lontani da una cura efficace.)
Dicevo... dato che S è affetta da "udito selettivo" può capitare che un semplice milione di "no" non sia la soluzione più tempestiva. Così abbiamo attuato la strategia del nascondi-addobbo: consiste nell'ancorare con del sottile fil di ferro gli addobbi in luoghi impenetrabili della chioma dell'alberello, lasciando sui rami più esterni innocue decorazioni di feltro.Dopo essersi punta un po' di volte S ha desistito e il numero degli "attacchi all'albero" è decisamente diminuito.
Capitolo secondo: il diversivo.
Qui entra in gioco la macchina da cucire che un bel mattino mi ha permesso di preparare una luccicante-sonagliante-brillante e soprattutto una liberamente smontabile alternativa all'albero di Natale.
Troverete tante foto su internet che ritraggono alberi di feltro a cui attaccare piccoli oggetti col velcro.
Eccovene alcuni esempi:
albero a parete
albero tridimensionale
La nostra variante è studiata per la fascia d'età 1-4.
La distribuzione dei compiti è chiara, netta ed inequivocabilmente legata all'età: chi ha 1 anno, o poco più, e ha un' innata propensione alla distruzione SMONTA, chi ha 4 anni, o poco più, e ha un'innata propensione all'ordine maniacale RIMONTA.
Due bambine contente con un unico manufatto!
breve tutorial?
SERVONO
@ bottoni
@ stoffa
@ ovatta per imbottitura
@ feltro
@ campanelli
@ nastri
@ necessario per cucire
Ho tracciato la sagoma di un albero, poi ho riempito la stoffa con l'imbottitura semplicemente piegando il tessuto a metà e appoggiando al centro l'imbottitura.
Ho cucito lasciando che l'ovatta per l'imbottitura spuntasse all'esterno per creare un finto effetto neve.
Con dei nastri ho fissato i campanelli.
Ho cucito all'albero i bottoni e ho ritagliato delle figure di feltro (stelle, palle, fiocchi, casette...) tagliando un'asola al centro di ogni figura perché fosse possibile abbottonarla all'albero.
Infine con un elastico largo un paio di cm ho fissato l'albero all'anta dello sportello della cucina.
Il resto l'anno fatto G ed S interpretando alla perfezione i ruoli di smotatrice e rimontatrice.
...e per ora regna la pace...