martedì 28 gennaio 2014

...E la pioggia resta fuori!

Continua il mini-tour tra le astuzie casalingo-ruspanti per rendere la vostra casa più a misura di bambino.

Piccola idea per il pianerottolo.

Abbiamo la fortuna di non condividere il pianerottolo con nessuno, vivendo al secondo ed ultimo piano. Questo ci ha permesso di creare un piccolo "angolo della pioggia".

Il nome angolo della pioggia è preso in prestito dalla scuola dove lavoro.
Non ricordo se uno o due anni fa (l'assenza di sonno mi provoca amnesie...) capitò una lunga stagione piovosa che si tradusse in una coloratissima sfilata di bambini mantellati e stivalettati che tutti i giorni raggiungeva grondante l'ingresso della scuola (una sessantina di piccoli cuccioli mantellati per la precisione).

Impossibile ospitare le mantelle e gli stivali fradici all'interno degli armadietti di legno...
... Da questa esigenza nacque l'angolo della pioggia! Che altro non è che un luogo per stendere le cose bagnate... ma detta così perde quel fascino magico-ludico che fa impazzire i bambini... quindi: si chiama
angolo della pioggia...oooooooh

Parte della scala che portava all'ingresso della scuola venne allestita ad hoc per l'occasione.
 La prima realizzazione fu decisamente rustica: legai una corda alla ringhiera a cui appesi delle mollette per i panni per essere usate come appendino a cui attaccare le mantelle. Oggi l'angolo in questione si è evoluto grazie a dei regali dei genitori molto attenti alla questione e devo dire che l'estetica e la funzionalità ne hanno guadagnato, ma anche il mio  primo intervento d'emergenza non era male, un po' rozzo, ma efficace!

Ora smetto di blaterare e vi mostro la versione casalinga disposta sulle mie scale:

Lo scalino serve anche da panchetta 





sempre a portata di mano e mai d'intralcio.
Liberi di copiare questa o di condividere le vostre intuizioni!


E se cercate altre ispirazioni eccole:






...Le scale sono multi-tasking guardate qui



venerdì 24 gennaio 2014

venerdì del libro- il lupo e i sette capretti

Questo post partecipa all'iniziativa dei venerdì del libro del blog Homemademamma.

Il libro che vi consiglio in realtà lo consiglia G perchè è uno dei suoi preferiti
... date a lei il merito se vi piacerà ...

IL LUPO E I SETTE CAPRETTI
(scritta dai fratelli Grimm)
Ed. FATATRAC



E' una storia con un lupo cattivo, quindi già da sola scatena in un bambino di 3 anni fascino e paura!

Il testo è quello della fiaba originale, ma il formato del libro rende la storia ancora più interessante.


E' un libro gioco, in cui ogni pagina è il pezzo di un puzzle che va a comporre la storia in un magnifico disegno che ne rappresenta tutte le parti.



Su ogni pagina/cartella c'è la parte del testo (con un numero per aiutare nella composizione) e la figura a cui si riferisce quella parte del racconto.


La cosa che lascia di stucco è che le immagini di ogni pagina che apparentemente sembrano slegate invece si ricompongono in un disegno davvero bello che mostra tutta la storia in un'unico sguardo!




Il libro appartiene alla collana Carte in tavola dove sono presenti tantissime fiabe tradizionali.

Buona lettura

martedì 21 gennaio 2014

golosità invernale

golosità invernale!
calorie extra assicurate...


ricettina gustosa usata per alcuni regali natalizi,
che a mia volta ho ricevuto io come regalo un po' di tempo fa
talmente semplice che si può preparare insieme ai bambini!

INGREDIENTI

@ miele d'acacia
@ frutta secca a scelta

Questo è tutto.

Riempite un barattolino di tutti i frutti secchi che amate (io qui ho usato fragole, lamponi, cocco, noci, nocciole, uvette, ma vanno bene anche mandorle, albicocche, fichi...) e poi colate lentamente del miele fino a che tutti i frutti non sono completamente coperti.

Lasciate riposare qualche giorno perchè il miele prenda un'aroma fruttato ecco che è pronto per essere servito, anzi divorato!

attenzione: crea dipendenza...

lunedì 20 gennaio 2014

ancora scatole bucate...

Se avete a che fare con un bimbo/a di poco più/poco meno di un anno che gironzola libero per casa vi sarete accorti che la sua più grande passione è svuotare i vostri cassetti-sportelli-armadi-antine-mensole.

svuotare svuotare svuotare svuotare svuotare svuotare svuotare svuotare svuotare svuotare svuotare

Ecco allora un giochino semplice semplice per soddisfare le sue esigenze 
(e magari darvi un attimo di respiro...
...tempo che potrete impiegare a riordinare l'ultimo armadietto da lui/lei saccheggiato...ahahah)

Leggere attentamente prima dell'uso: 
il gioco in questione NON risolverà i problema di ordine della vostra casa. 
Vostro figlio persevererà ancora per qualche mese con le sue incursioni "svuotatrici".
Per un quieto vivere c'è un'unica soluzione, anzi tre: 
1-nei cassetti "a sua portata" tenere cose "a sua portata"
2-traslocare tutto il resto su mensole alte 
3- tanto nastro adesivo per chiudere gli sportelli: questo funziona sempre!

E' un gioco preparato come regalo di Natale. 
La scatola era già pronta,, ovvero aveva già un coperchio bucato, acquistata nel reparto ufficio di un negozio di oggettistica. 
Per riempirla ho usato due sciarpette leggere cucite insieme di modo che formassero una lunga fascia di circa 1m e mezzo.
Questo è il risultato:


le sciarpe unite con ago e filo


ho legato un capo delle sciarpe ad un rettangolo di plastica 

ho incollato il rettangolo coperto dalla sciarpa sul fondo della scatola perché
la stoffa non potesse mai essere estratta del tutto

si svuota...

...e si riempie!

Per i primi tempi dovrete armarvi di pazienza e riempire voi la scatola perché è troppo difficile per un bambino di questa età, ma piano piano imparerà anche lui/lei.

Non è obbligatorio incollare la stoffa sul fondo, 
io l'ho fatto perché era un regalo diretto a dei bambini ancora piccoli

Ho trovato in rete un altro gioco simile  qui, per ora è l'unico che ho trovato...

se volete invece un altro esempio di gioco con le scatole bucate seguite questo link





venerdì 17 gennaio 2014

neve artificiale

Neve artificiale: un pasticcio davvero ben riuscito!

Questa "ricetta" serve ad ottenere una pasta a base di bicarbonato 
che ricorda molta una neve farinosa appena posata.
E' semplicissima da preparare e ho ottenuto un giudizio positivo anche da mio marito 
(giudice serissimo in fatto di pasticci).

SERVONO
@ bicarbonato
@ schiuma da barba

purtroppo le dosi sono difficili da definire, è uno di quei lavori dove si mischiano gli ingredienti ad occhio fino ad ottenere la consistenza desiderata.

Versare del bicarbonato in una ciotola


togliere eventuali grumi


aggiungere lentamente della schiuma da barba 
fino ad ottenere la consistenza farinosa della neve fresca


se volete che resti più compatta per poterla manipolare 
basta aggiungere altra schiuma a vostro piacimento


Una volta finito l'impasto avrete un materiale ottimo per la manipolazione 
che potrete compattare in piccole costruzioni o "sfarinare" nelle mani.
E' incredibile quanto assomigli alla neve


Questa ricetta è tratta da questo  blog.
Nella versione originale consigliavano di aggiungere al gioco alcune gocce di aceto 
(anche il succo di limone va bene) per vedere "frizzare" il bicarbonato.
Onestamente è già bello così com'è: non aggiungerei nulla...

G ha fatto da cavia perché in realtà è un esperimento che dovrò usare a scuola visto che in questi giorni, grazie al clima, stiamo parlando di neve e nevicate.
Magari aggiornerò il post dopo aver fatto questa attività anche coi bambini di scuola,
 vediamo che cosa succederà.

Intanto consiglio (a chi lavora con i bambini) di usare questo materiale per un laboratorio ispirato dal bellissimo libro Era inverno di Aoi Huber-Kono 

per divertirsi a lasciare tracce sulla superficie compatta 
come quelle che lasciano le zampe degli animali!

impronte ricreate con un forchetta

immagine tratta dal libro "Era inverno"
 I MATERIALI USATI SONO MOLTO INVITANTI, 
MA NON SONO COMMESTIBILI. 
FATE QUESTA ATTIVITA' SOTTO LA STRETTA SUPERVISIONE DI UN ADULTO
 E CON BAMBINI CHE ABBIANO CESSATO 
DI PORTARE ALLA BOCCA TUTTO CIO' CHE USANO PER GIOCARE





lunedì 13 gennaio 2014

calendario : pronti... via!

LUNEDI' chiusin chiusino

MARTEDI' bucò l'ovino


sgusciò fuori MERCOLEDI'

pio pio fece GIOVEDI'

VENERDI' fece un saltino

beccò SABATO un semino

la DOMENICA mattina aveva già la sua crestina




"Anno nuovo, vita nuova!" Recita il detto popolare e per noi è davvero così quest'anno! Dal rientro post vacanziero-natalizio-befanifero la nostra routine è un po' cambiata. Mamma che rientra al lavoro, G che comincia la scuola con qualche cambiamento d'orario dovuto proprio al mio rientro al lavoro e altri cambi nelle cose che scandivano le nostre settimane.

Tanti cambiamenti = G che non capisce più quando c'è una cosa e quando ce n'è un'altra
G che non capisce più = G che va in tilt
G che va in tilt = qualunque cosa stavo pensando di fare va rimandata e peggiora il nostro ritardo cronico...

esempio?
-primo mattino del nuovo regime- 
G incavolata al risveglio (più presto di quanto fatto fin'ora): "ma è notte! non dobbiamo alzarci! E' buio, non c'è il sole e allora si dorme!!!!"  
...primo piantino: un misto di rabbia e stanchezza...
La porto a scuola in bici perchè poi devo volare al lavoro : "Nooo, ma io devo prendere le foglieeeee!" Inevitabilmente interrompiamo il rito di G di raccatar roba andando a scuola: la nanetta è ovviamente imbronciata...
ecc. ecc. ecc.
Pare che ogni cosa si prospetti come una battaglia: non posso farcela.

Così al pomeriggio quando sono andata a riprenderla abbiamo parlato (di nuovo!) dei cambiamenti che ci sarebbero stati nella nostra settimana e per aiutarla ad aggiustarsi  e adattarsi ai nuovi ritmi abbiamo cominciato la costruzione di un calendario personale, tutto suo e da aggiornare all'inizio della settimana o giorno per giorno.

@ Ogni giorno ha un colore, per distinguerlo dagli altri visto che la nanetta non sa leggere.



@ Di fianco al giorno una striscia di velcro.

@ Del web ho scaricato dei fumetti e disegni che potessero assomigliare a lei, ai nonni, alla scuola, alla piscina, ai cuginetti, ecc. che poi ho incollato sul cartoncino recuperato da una scatola di surgelati.



@ Sul retro del cartoncino ho messo il secondo pezzo di velcro per poter attaccare i cartoncini al calendario.




Lo so che è molto "scolastico"
...deformazione professionale...

Speriamo che funzioni!

Ecco altre idee prese dalla rete:

calendario per imparare i giorni della settimana
calendario per il conto alla rovescia
calendario settimanale già pronto
circle time  (questo è materiale decisamente scolastico, ma utile se riadattato in scala casalinga)
calendario settimanale
orologio della settimana
filastrocca della settimana



giovedì 9 gennaio 2014

Astuzie da bagno

Benvenuti alla toilette!

Il nostro lavandino è montato più alto degli standard (per coprire i segni del vecchio lavandino degli inquilini nostri predecessori). Questo purtroppo non agevola G nelle piccole pulizie quotidiane: il classico sgabello/gradino/rialzino non le permette di arrivare all'acqua. Così ecco traslocato sul bidet la postazione di lavaggio!
A come Accortezze: 

@ dato che il bidet ha comunque un uso-bidet, oltre alle necessarie pulizie continue, si è messo un catino da usare quando ci si lava le mani e i denti e da togliere quando lo si adopera ad uso-bidet... questo per evitare contaminazioni...
Nel catino un foro permette all'acqua di scolare. E' una specie di coprilavandino!







@ Accanto, ad altezza bimbo un piccolo specchio per controllare mentre ci si lava i denti e per vedere se la faccia e pulita













@ Saponetta! 
Quando G era più piccola usavamo solo il sapone liquido, perchè più semplice, ma ora che ha affinato la tecnica si va anche di saponetta! Decisamente più divertente secondo lei.



@ quando lo sporco abbonda...
serve uno spazzolino! (Montessori docet...)


E poi qualche volta si fa anche il bucato dei vestiti delle bambole!
(in questo caso è assolutamente necessario tappettino ultra-assorbente-plus sotto i piedi per non scivolare
 - e per non allagare troppo il bagno!-
E in caso di bambini piccoli, o alle prime armi, serve anche un grebiulino impermeabile
...magari anche gli stivali di gomma e un ombrello per voi...


domenica 5 gennaio 2014

...scatoline chiuse!

Che bello avere 3 anni: 
potersi trasformare in quello che si vuole, 
solo uscendo da una scatola...e la scatola non deve neanche esistere per davvero! 

Quello che vi racconto è un gioco fatto di niente, eppure è uno dei giochi più belli, più giocati, più popolari dai 2 anni (abbondanti) fino ai 5 (scarsi).
Dopo una certa età il gioco perderà il gusto magico dei primi tempi e sarà tempo di passare ad altro.

Sto parlando delle scatoline:
un gioco dal successo sicuro!

Ora, se avete già avuto a che fare con un cucciolo d'uomo di questa età questo post non vi racconterà nulla di nuovo, ma vi farete un tuffo nei ricordi di casa o di asilo. Se invece è la prima volta che l'infanzia bussa alla vostra porta questo gioco è la chiave migliore per aprire e vedere che succede.

Pronti a giocare?

Accucciatevi su voi stessi e dite: "scatoline chiuse!" 


G e il suo papà ..."in scatola"!

Al suono di questo ordine i bambini si chiuderanno nelle scatoline accucciandosi e nascondendo gli occhi.
Poi basterà dire le parole magiche: "dalle scatoline escono..."

Ecco due mucche nel nostro salotto

E qui si gioca la nostra fantasia, perché dalle scatoline può uscire di tutto!! Ma proprio di tutto.
Purché sia mimabile dai bambini, che si muoveranno nella stanza imitando l'oggetto/animale richiesto fino al nuovo ordine di "scatoline chiuse!" (5-10 secondi più tardi)
Ho visto uscire dalle scatoline:
mucche 
cani
gatti
pesci
pulcini
caffettiere
macchine
dinosauri
farfalle
bus
aerei
topi
pizze
torte
sciatori
asini col mal di denti
trattori
tori
galline
orsi col mal di pancia
locomotive 
pappagalli
esploratori
galli
coccodrilli
mollette per i panni
serpenti
streghe
pinguini
e chi più ne ha più ne metta!

Più sono piccoli i bambini maggiore è il bisogno di cose semplici da imitare -mucche, cani, farfalle...- più crescono e più invece dovrete stuzzicarli (uscire dagli schemi li diverte assai) con piccole sfide: imitare una caffettiera richiede una certa abilità...

...che bello avere tre anni...



sabato 4 gennaio 2014

didò...disu...digiù...dipiù!

Qualche idea per trasformare il didò
(adatto dai 2 ai 5 anni circa...
anche se so che qualcuno che ha passato i trenta ancora lo adora...
quindi facciamo: dai 2 ai 99 anni)

PER FARE IL DIDO' SEGUITE QUESTO LINK

E ora giochiamo!

Questo didò è un materiale davvero piacevole al tatto.
Regola numero 1: lasciate che i bambini lo tocchino, lo manipolino liberamente, senza scopo, senza fine se non quello del piacere di pasticciare.
Soprattutto i più piccoli non avranno bisogno di quasi nessuna delle idee qui sotto se prima non saranno stati liberi di manipolare e prendere confidenza col materiale, saranno sufficientemente appagati anche solo dall'aver impastato ed usato le loro mani.
Solo se aveste a che fare con bambini schizzinosi potete provare a partire usando gli attrezzi invece che le mani, arriverete alle mani in un secondo momento.
Regola numero 2: non serve che diciate in continuazione ai bambini:  "dai facciamo un serpente!" "Dai facciamo una pizza!". Lasciateli sperimentare da soli, sono molto più creativi di noi adulti.
Regola numero 3: non sempre è il momento giusto per fare le cose, non obbligateli a "fare" quando non ne hanno interesse, ma sosteneteli quando sono interessati





Strumenti classici: le formine


Ancora un classico: mattarelli e piccoli coltelli di tante dimensioni diverse







Timbrare il didò.
con Timbri veri se ne avete...














... oppure timbri fai da te.










Lasciare il segno su una forma compatta.











Fare il calco degli oggetti





Nascondere gli oggetti dentro il didò e poi scavare per cercarli.













Tagliare





Ancora in tema di lasciare segni. Timbrare con oggetti che hanno una texture interessante: cestini di vimini, spugne, stoffe grezze, corteccia...









L'immancabile: cucinare!






Costruzioni con i bastoncini.
Solo per i più grandicelli.













Opere 3D!





Torri di palline

E poi si possono usare gli schiaccia-patate e schiaccia-aglio per fare gli spaghetti!

E ancora, perché non usare questo materiale come una tavola per mosaici e per creare le nostre opere usiamo chiodini, pasta e cannucce? 

Buon lavoro!




Sono idee sperimentate nel corso del mio lavoro, sono idee sempre in divenire quindi potrebbero essere aggiornate nel tempo. 
Se a qualcuno venissero idee da condividere può contattarmi tramite la pagina facebook o lasciando un commento sul blog. 
Sarò felice di condividere idee nuove citando naturalmente la fonte!